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«Gnocca» contro «magnaccia»
Ogni volta che Berlusconi va al governo, assistiamo a un elevamento del dibattito politico ad personam. Ora siamo arrivati alla «gnocca» contro i «magnaccia». I magnaccia sono stati evocati ieri in tv da Antonio Di Pietro e, a rigore, anche gli accademici della Crusca direbbero che si tratta del termine esatto per indicare la funzione che veniva svolta dentro la Rai ed è stata rivelata, per fortuna, dalle intercettazioni. Per fortuna, perché non si tratta affatto di questioni private, ma di reati sui quali giustamente indaga la magistratura e che giustamente la stampa fa conoscere al Paese, in quanto politicamente rilevanti. Sia per il ruolo pubblico degli intercettati che per l´invadenza e la concorrenza sleale messe in atto contro l´azienda pubblica. Ed è giusto che si conoscano nomi e cognomi dei coinvolti anche per l´onore delle ragazze che appaiono in tv, di cui si potrebbe pensare che tutte sono passate per le mani di quei gentiluomini. Invece no: solo pochissime venivano compensate con tanto sconcio interessamento postumo.
Maria Novella Oppo
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