venerdì 29 agosto 2008

La guerra nel mare


di Maria Novella Oppo

L’abitudine uccide l'amore e fa nascere l'indifferenza più efferata verso le tragedie che si ripetono ogni giorno. Come gli sbarchi degli immigrati, nel migliore dei casi salvati dalle acque e chiusi nei cosiddetti centri di accoglienza. Nel peggiore dei casi, vediamo i loro corpi riversi sulla spiaggia o non vediamo proprio niente perché sono spariti in mare. Ieri il Tg3 ci ha fatto sapere che, secondo calcoli approssimati, sarebbero 12.000 gli annegati nel tratto di mare tra Africa e Italia. Una guerra orrenda che fa vittime da una parte sola: quelli che sono disposti a tutto per approdare alle nostre amate sponde e venire a farsi offendere da figuri come Borghezio e Calderoli in base ai principi razzisti della Bossi Fini. A proposito di Fini: altre spiagge e altro mare. Il presidente della Camera ha fatto sapere che (bontà sua) pagherà la multa per aver violato le acque di un'area protetta, su una pilotina dei vigili del fuoco. D'altra parte, se non facesse ogni tanto una stronzata, di lui e di An resterebbero solo le sciagurate sparate di Gasparri.

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